domenica 2 febbraio 2014

Sotto la pioggia

Il cielo, grigio, pesante di metallo. Gocce ritmate sull'asfalto, sull'erba orgogliosa, sui rami raminghi verso il cielo.
Un mendicante di Filosofia in cerca del suo centro si bagna di trasparente cristallo liquido. Egli si accorge che non riesce neppure a perdere il fiato, incapace di affogare. Guarda in lontananza, ma non scorge che foglie periture, mosse dal vento e dai mulini vorticosi.
Sono trascorse molte primavere...alcune incise nella memoria, alcune nei tendini, alcune tra le foglie. Ma ora, sembra sia giunto l'inverno; melanconico, intorpidisce pensieri e rende immobili a guardar le nubi.


Ogni melodia della natura porta con sé un respiro profondo di di serena gioia, di rallentata meraviglia. Gli angoli delle labbra lievemente si alzano e si ode solo il suono del vivere.
Non sono attimi, non è fugace questa timida armonia: essa è il frutto di una partecipazione che rende omaggio alla vita stessa.

Così, egli non nasconde questo intimo proposito: vivere come un Guerriero nella sua piena stagione di pioggia.

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